AFA Attività fisica adattata e ictus
- Katiù
- 12 gen 2023
- Tempo di lettura: 2 min
L'ictus è uno dei più importanti problemi sociali e sanitari che interessano le nostre società a livello globale. L'adozione di protocolli AFA, attività fisica adattata e di esercizio fisico, durante la riabilitazione post evento e nel periodo post riabilitazione rappresenta una efficacissima attività per il recupero funzionale e cognitivo delle persone con lesioni cerebrali in conseguenza dell'accaduto.
Uno studio in particolare, pubblicato nel 2017 sul Minerva Medical Journal a cura di alcuni ricercatori italiani, ha fatto ordine sull'argomento, ponendosi come obiettivo analizzare il ruolo del protocollo AFA nel periodo post-riabilitativo, quel momento delicatissimo in cui si smette di essere pazienti per ritornare alla condizione normale di persone guarite dalla malattie ma che devono necessariamente continuare ad osservare protocolli di lavoro fisico per non vanificare i progressi ottenuti durante la riabilitazione.
Per capire quanto è importante l'argomento dobbiamo porre mente ai numeri pazzeschi che riguardano le patologie da ictus: si tratta della più importante causa di disabilità, demenza e morte nel mondo, e dal punto di vista socio-sanitario assorbe il 3% ca. degli stanziamenti sanitari annuali.
L'OMS stima che dal 2001 questa patologia causi, globalmente, più di 5 milioni e mezzo di morti, il 10% del totale dei morti nel mondo.
L'incidenza della malattia aumenta progressivamente con l'età: il 75% degli eventi cerebro-vascolari colpiscono la popolazione over 65, principalmente maschi, e questo trend è destinato a crescere considerando l'innalzamento dell'età delle nostre società
(specialmente l'Italia). Considerando, poi, le conseguenze in termini di disabilità generale che colpisce i sopravvissuti all'evento (circa il 75% del totale) e l'alta percentuale di possibilità di recidiva (il 20% entro un anno dal primo episodio) è chiaro perchè l'ictus rappresenti la più significativa sfida per tutti i servizi di sanità pubblica a livello globale.
Prescrivere protocolli di attività fisica adattata e di esercizio controllato è quindi estremamente importante per la qualità della vita di queste persone e dei familiari che li assistono.
I ricercatori hanno dimostrato che questo ha effetti positivi : 1) in quanto migliorano la qualità della vita dei sopravvissuti; 2) per il mantenimento di livelli ottimali di autonomia funzionale personale; 3) per la riduzione dei rischi di recidiva; 4) incoraggiamento alla socializzazione se l'attività fisica viene svolta in gruppo.
Belfiore, Miele, Galle, Liguori, Adapted Physical Activity and stroke: a systematic review - The journal of sports medicine and physical fitness, 2017 oct 24
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